Quando si utilizza l’olio al CBD, ci si fa una serie di domande, che solitamente riguardano le modalità di utilizzo, la dose giornaliera consigliata, i benefici che si possono notare e via dicendo. Tra queste domande, c’è anche quella che riguarda la conservazione dell’olio di CBD, che per gli utilizzatori abituali è un aspetto essenziale, per riuscire a ottenere sempre il meglio da questo prodotto.
L’olio al CBD, infatti, è un prodotto decisamente deperibile, soprattutto se non lo si conserva nella maniera più adeguata. Ma quindi come si conserva l’olio di CBD? Scopriamolo insieme nel corso di questo articolo, in cui analizzeremo quali sono gli aspetti da tenere in considerazione per questa conservazione e in cui definiremo in quale luogo e per quanto tempo questo olio può effettivamente essere conservato, senza che perda le sue note qualità e le sue ottime proprietà.
Veniamo subito al sodo e scopriamo quali sono gli aspetti da tenere in considerazione per la conservazione dell’olio CBD. Questi aspetti sono tendenzialmente tre e sono la temperatura, la luce e l’aria: analizziamoli tutti e tre più nel dettaglio.
Per quanto riguarda la temperatura, è necessario che il luogo in cui viene conservato l’olio CBD rispetti determinati gradi: le temperature troppo alte, infatti, sono estremamente dannose per l’olio CBD, la cui struttura delle molecole sarebbe seriamente a rischio. Grazie agli studi e alle ricerche condotte in merito, si stima che l’olio CBD debba essere conservato a temperatura ambiente, in un luogo che oscilla tra i 18 e i 28 gradi. Al contrario, se la temperatura è superiore, l’olio perderà tutte le proprietà per cui viene utilizzato.
Per quanto riguarda la luce, va fatto un piccolo appunto per quanto riguarda i raggi UV, che sono noti per essere dannosi anche per la nostra pelle: ecco, questi raggi non sono dannosi solo da questo punto di vista, ma lo sono anche per l’olio CBD, che esposto alla luce deperirebbe smisuratamente e rapidamente. Per questo motivo, si consiglia sempre di conservare l’olio CBD in un posto che sia buio e, quindi, lontano da eventuali raggi UV.
Infine, per quanto riguarda l’aria, anch’essa è molto nociva per l’olio CBD, soprattutto a causa della presenza di ossigeno, che provoca numerosi e seri danni a questo olio. Dunque, per la conservazione dell’olio CBD, è necessario un contenitore dotato di una chiusura ermetica.
Se vogliamo trovare il luogo ideale per conservare l’olio CBD, una buona opzione è un qualunque armadio o mobile della cucina, al cui interno potrebbero esserci le condizioni di temperatura, di luce e di aria adatte a questo tipo di conservazione. Un’altra valida alternativa è il frigorifero, soprattutto durante la stagione più calda (quando le temperature aumentano inevitabilmente anche in casa) o se si prevede di non utilizzare l’olio CBD nel breve periodo.
Per quanto riguarda il tempo, come abbiamo già detto, l’olio CBD è un prodotto piuttosto deperibile, che va utilizzato in un certo periodo di tempo, anche se conservato adeguatamente. Tendenzialmente, si stima che l’olio CBD possa essere conservato per un massimo di sei mesi, al fine di godere dei benefici per cui è noto. Passati questi sei mesi, è comunque possibile utilizzare l’olio CBD, ma potrebbe essere necessaria una dose più alta per ottenere gli stessi benefici.
Per concludere, va detto che queste raccomandazioni e gli aspetti che abbiamo elencato nel precedente paragrafo devono essere tenuti in considerazione anche per la conservazione di altri oli della stessa tipologia, come l’olio CBN e l’olio CBC.
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