Olio CBD: come può essere utilizzato in cucina

Ormai lo sappiamo: l’olio di CBD ha numerosissimi benefici, che possono essere ottenuti utilizzando questo olio in moltissimi modi diversi, tra cui il fumo, i massaggi, i cosmetici e anche la cucina e, quindi, la preparazione di alcune pietanze. Nel corso di questo articolo, ci concentreremo proprio sulla cucina e elencheremo quali sono i passaggi necessari da eseguire per utilizzare l’olio CBD a questo scopo e in quali preparazioni questo olio può essere effettivamente usato.

Prima, però, è necessario rispondere ad una domanda che starà sicuramente frullando nella testa dei lettori di questo articolo: perché utilizzare l’olio di CBD in cucina?

• Una prima risposta a questa domanda risiede negli effetti dell’olio di CBD: questo olio, infatti, quando viene unito ad altri ingredienti, sembrerebbe produrre degli effetti più duraturi, anche se secondo questa modalità questi ultimi si manifestano in maniera più tardiva.
• Oltre a questo, utilizzare l’olio di CBD in cucina può essere utile per nascondere il gusto amarognolo di questo olio, che non sempre piace a chi lo utilizza in purezza, ingoiando semplicemente il giusto numero di gocce, dopo averle tenute sotto il palato per qualche secondo.

I passaggi necessari per utilizzare l’olio CBD in cucina

Decidere di utilizzare l’olio di CBD in cucina (così come l’olio CBG) significa dover seguire determinati passaggi.

Innanzitutto, occorre scegliere in maniera accurata l’olio di CBD da utilizzare: bisogna controllare, infatti, che l’olio scelto sia di altissima qualità e che abbia al suo interno la giusta quantità di principio attivo, in modo tale che gli effetti sperati siano poi gli effetti che si verificheranno con il suo utilizzo.

Dopodiché, è necessario sapere che l’olio CBD non va utilizzato in cottura, ma solamente a fine cottura: l’olio di CBD, infatti, non può essere cucinato, dal momento che il calore generato dai fornelli o dal forno ne deteriorerebbe le proprietà e ne annullerebbe i benefici. Per questo motivo, si consiglia di inserire l’olio di CBD solamente dopo la cottura oppure all’interno della preparazione di piatti freddi (come ad esempio le insalatone o le salse da accompagnamento).

Un ultimo passaggio riguarda certamente le dosi dell’olio di CBD da utilizzare, che devono essere rispettate anche quando si utilizza questo olio dilettandosi in cucina, tra piatti e ricette deliziosi. Se non si conoscono le dosi corrette da utilizzare, una buona idea è sempre quella di chiedere ad un esperto o al proprio medico curante.

Per quali preparazioni si può utilizzare l’olio CBD in cucina

Abbiamo già detto che l’olio di CBD, esattamente come l’olio CBN, non può essere utilizzato vicino a fonti di calore, che lo priverebbero di tutti i suoi effetti benefici. Ma allora in quali preparazioni si può utilizzare l’olio di CBD in cucina? Ecco qualche esempio.

• Un’ottima idea è quella di inserire l’olio di CBD all’interno di frullati, siano essi a base di frutta, di verdura o di entrambi gli ingredienti. I benefici dell’olio di CBD, in questo modo, non saranno intaccati da nessuna fonte di calore e, anzi, si uniranno a quelli apportati dal consumo abituale di frutta e di verdura.
• Un’altra validissima idea è quella di utilizzare l’olio di CBD come ingrediente da inserire all’interno di piatti freddi: via libera, quindi, a insalatone fredde, insalate di riso, taglieri di salumi e formaggi e a molto altro ancora.
• Infine, è possibile anche inserire l’olio di CBD anche all’interno di piatti caldi, come sughi o salse particolari, ma solamente una volta che queste ultime si sono raffreddate e hanno perso un po’ di temperatura.

Seguendo questi consigli, non solo gli effetti dell’olio di CBD rimarranno intatti, ma anche il sapore di questo olio migliorerà in maniera esponenziale.